LICEO S. GREGORIO MAGNO – Museo del Parmigiano Reggiano e della civiltà contadina della Val d’Enza
- CategoriaScuole Superiori
- Indirizzovia Mons. Pietro Margini 1
- RegioneEmilia - Romagna
- Comune42049 SANT´ILARIO D´ENZA (RE)
- Docente referenteprof.ssa Giuliana Iotti
- Monumento AdottatoMuseo del Parmigiano Reggiano e della civiltà contadina della Val d'Enza
Descrizione
Il Museo si trova nel cuore della Val d’Enza, che comprende i Comuni di Gattatico, Campegine, Sant’Ilario d’Enza, Montecchio Emilia, Cavriago, Bibbiano, San Polo d’Enza e Canossa d’Enza.
Questi comuni hanno creato, nel 2008, un’Unione al fine di riconoscere l’esistenza e sussistenza di reciproci legami storici e culturali, a partire dal fatto di essere accomunati da un’economia basata, fino a circa cinquant’anni fa, sull’agricoltura. Agricoltura che non è solo un aspetto dell’economia ma, originariamente, uno stile di vita, fatto di tradizioni, cultura, saggezza popolare, dialetti e molto altro, di cui oggi rimangono poche ma preziose tracce. Si colloca qui la chiave per capire il valore culturale del Museo di Aiola, che si propone come custode delle radici rurali della Val d’Enza.
Si tratta di un piccolo Museo etnografico che custodisce, descrive e racconta una storia – quella della civiltà contadina – che appartiene alle nostre radici, pur essendo a noi e ai nostri ragazzi spesso sconosciuta. Esso raccoglie strumenti per il lavoro nei campi, nelle stalle e nelle case e oggetti appartenenti alla vita quotidiana e alla cultura materiale di tale civiltà. Il Museo si costituisce di due strutture: il Casello del Parmigiano Reggiano e il Museo propriamente detto.
Il Casello settecentesco, a pianta esagonale, era collocato originariamente in un’altra zona ma, essendo bisognoso di restauro, alcuni uomini del paese si resero disponibili per il suo consolidamento, che divenne poi un intervento di spostamento su un altro terreno messo a disposizione dal Comune di Montecchio (RE) collocato al centro della piccola frazione. Esso svolge anche un’importante funzione didattica, mostrando al pubblico – in determinate occasioni – la lavorazione di forme del pregiato formaggio.
Il Museo è nato spontaneamente per volontà di alcuni appassionati che, attorno al 1968, hanno iniziato, partendo da un carro agricolo di legno intagliato, a raccogliere strumenti da lavoro e utensili del mondo contadino che stavano cadendo in disuso per l’avvento di nuove tecniche e in seguito alla crescente industrializzazione. L’embrionale raccolta si arricchì nel tempo fino a divenire il Museo della civiltà contadina della Val d’Enza, che fu inaugurato il primo maggio 1983.
Il gruppo di ideatori nel 1990 si costituì come Associazione “La Barchessa” con la finalità di studiare, promuovere e valorizzare il mondo agricolo nei suoi aspetti materiali e immateriali. Nel 1999 il luogo espositivo ha assunto la denominazione di Museo del Parmigiano Reggiano e della civiltà contadina della Val d’Enza. Infine, nel 2004, è divenuto un Museo pubblico, anche se “La Barchessa” continua a rivestire un ruolo fondamentale nella sua valorizzazione e promozione.
Occorre notare in modo particolare la scelta, come sede espositiva, di un’antica casa colonica. La narrazione degli oggetti e della storia cui hanno preso parte viene così svolta nei luoghi autentici della civiltà di cui sono stati protagonisti silenziosi.
Il Museo è aperto per visite guidate a scolaresche e gruppi che si prenotano presso la segreteria o in occasioni di iniziative speciali, come sagre e appuntamenti di ritrovo.