LICEI SCIPIO SLATAPER – Il sistema urbano di via Rastello e piazza della Vittoria nel Centro storico di Gorizia

Contatti
  • Categoria
    Scuole Superiori
  • Indirizzo
    Via Diaz 20
  • Regione
    Friuli - Venezia Giulia
  • Comune
    34170 GORIZIA
  • Docente referente
    Prof.re Fabrizio Sanzin
  • Monumento Adottato
    Il sistema urbano di via Rastello e piazza della Vittoria nel Centro storico di Gorizia

Descrizione

Descrizione

Il sistema urbano oggetto di studio si colloca alle pendici del colle del castello di Gorizia su quella porzione di città che si è sviluppata nel corso del 1300, secondo le logiche edilizie del “lotto gotico”. La via Rastello è l’ ultima testimonianza originale (sia pur restaurata dopo la Grande Guerra) del volto medievale della città; in direzione nord si innesta nel grande slargo di piazza della Vittoria, un tempo il “traunik”,  spazio erboso extraurbano per manifestazioni varie (feste popolari, tornei, fiere cittadine) poi Piazza Grande. Anche la toponomastica spiega le trasformazioni d’ uso e l’ avvicendarsi degli eventi storici. Di particolare forma triangolare la piazza accoglie edilizia storica di pregio artistico ed ha oggi, nel complesso,  una buona omogeneità stilistica, nonostante alcuni inserimenti edilizi recenti di impronta razionalista.
Il fronte edificato che circonda il colle si interrompe a metà circa della Riva Castello per accogliere l’ innesto con la Galleria Bombi, la quale, oggi pedonalizzata, sottopassa la collina e collega la città alla frangia urbana direttamente limitrofa al confine di Stato con la Slovenia.  In questi ultimi anni questo percorso sotterraneo  presenta delle criticità, che si vorrebbero analizzare sotto il profilo sociale. Nello stesso sedime, ma in quota, è presente un percorso di risalita meccanica verso il Castello, non ancora ultimato e oggetto di polemiche.
La contestualizzazione del sito scelto per questo Laboratorio didattico-culturale permetterà di analizzare tutta l’ area interessata sotto il profilo naturalistico e geologico, in modo da mostrare agli allievi l’adattamento della natura per usi antropici ed urbanistici. Infatti si rileva come i due versanti della rupe su cui si innalza il Castello, abbiano avuto nel corso dei secoli sviluppi diversi, uno urbanizzato, l’altro, quello rivolto verso settentrione, invece lasciato a verde. Ci si propone di analizzare e studiare le caratteristiche geologiche del colle sia da un punto di vista strutturale sia per quanto concerne le rocce presenti.  Il laboratorio esaminerà le specie boschive,  analizzerà come le componenti rocciose facciano parte dell’arredo urbano , e infine rileverà  anche l’importanza del sito per gli abitanti nella storia passata della città.
I luoghi qui descritti, simbolici dell’identità plurale di Gorizia e di un’italianità riconquistata con il sangue, sono altresì degni d’interesse anche per la presenza in essi degli ambienti di vita e di elaborazione intellettuale del poeta-filosofo, nonché pittore, Carlo Michelstaedter, autentico genius loci, la cui esistenza è iniziata e si è tragicamente conclusa nell’abitazione di famiglia al civico 8 di Piazza della Vittoria. Sulla medesima si affaccia, dall’altro lato rispetto alla casa natale, il prospetto di Palazzo Paternolli, la cui soffitta ospitò le appassionate letture e discussioni del giovane Carlo con i suoi sodali, Paternolli e Mreule, coltissimi e brillanti ingegni della Gorizia di ieri, negli anni della loro originale avventura intellettuale, maturata in special modo sui tragici greci, sui pensatori moderni e sui testi filosofico-religiosi dei Veda e delle Upanishad. Proseguendo sui passi di Michelstaedter, attraversata piazza della Vittoria si imbocca via Rastello, così denominata dal cancello (rastrellum), che, durante il Medioevo, veniva calato all’imbrunire, a protezione dell’abitato dal contado. Al termine di questa antica strada di bottegai, limitrofa al primo, secentesco, insediamento ebraico cittadino, ci si imbatte nella statua bronzea del filosofo goriziano, lì collocata nel 2010, in occasione del centenario della morte, nel punto di svolta che apre la salita al Castello.
L’ interesse per la via medievale più antica e la vicina piazza rinascimentale-barocca site nel centro di Gorizia parte da una considerazione di ordine urbanistico e da una constatazione oggettiva: il cuore storico della città situato alle pendici del colle del Castello non coincide più da tempo con il cuore pulsante della vita urbana. Questa area fu teatro di tutti i grandi eventi della Storia: la curiosità degli allievi e dei docenti verso le trasformazioni subite nel tempo e in atto ha trovato corrispondenza negli interessi della amministrazione comunale che sotto il profilo urbanistico e politico osserva l’ area e le dinamiche sociali e commerciali che si stanno delineando.
Il sistema urbano che si propone per l’adozione da parte degli studenti, oltre che per le molteplici rilevanze di carattere storico nel senso più ampio del termine, si rivela un ambiente di studio significativo da esaminare con gli strumenti offerti dalle Scienze naturali. Sebbene esso presenti, da molti secoli, le tipiche caratteristiche urbane, sono ancora visibili molti elementi naturali, sia geologici sia botanici, che rendono il sito molto interessante  anche per quanto riguarda il paesaggio, che li racchiude entrambi, specie sulla rupe dove è sito il Castello, e sul versante adibito a bosco cittadino seminaturale autoctono.
A conclusione del percorso di studio, e al fine di raccordare proficuamente le conoscenze acquisite alle competenze di ricerca sul campo, il progetto prevede la possibilità di utilizzare alcune tecniche di indagine sociologica, quali ad esempio il questionario e l’intervista, per raccogliere dalla viva voce degli attuali abitanti e/o commercianti una testimonianza della vitalità dell’ambiente urbano prescelto. Lo spaccato sociale che emergerà dalle risultanze euristiche, rielaborate anche con il supporto di enti esterni all’istituzione scolastica, sarà dunque occasione di confronto culturale per le nuove generazioni che, abbandonata la prospettiva sincronica (che li avrà condotti ad elaborare una sorta di fotografia mentale del microcosmo costituito da piazza della Vittoria e via Rastello), saranno guidate ad una riflessione di tipo diacronico (allorché diventeranno consapevoli che nel corso del tempo le condizioni dell’agire sociale si modificano anche significativamente in ragione delle trasformazioni dei contesti di vita abituali). Da ultimo, ma non meno importante, gli studenti verranno attivamente coinvolti nella formulazione di proposte all’ente comunale rispetto alla destinazione d’uso di alcuni spazi e ambienti che potrebbero, a loro dire, configurarsi come location di eventi destinati alla popolazione della città di Gorizia.

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